Le etichette narranti del Presidio Slow Food: cosa sono e a cosa servono?
Slow Food propone, accanto alle indicazioni previste dalla legge, l’etichetta narrante: una vera e propria contro-etichetta che fornisce informazioni precise sui produttori, sulle loro aziende, sulle varietà vegetali o le razze animali impiegate, sulle tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione, sul benessere animale, sui territori di provenienza. Per giudicare la qualità di un prodotto, infatti, non bastano analisi chimiche o fisiche e non è sufficiente neppure la degustazione. Qualunque approccio tecnico non tiene conto di ciò che sta alle spalle di un prodotto – l’origine, la storia, la tecnica di trasformazione – e non consente al consumatore di capire se un cibo è prodotto nel rispetto dell’ambiente e della giustizia sociale.
Secondo Slow Food, la qualità di un prodotto alimentare è innanzitutto una narrazione, che parte dall’origine del prodotto (il territorio) e comprende la tecnica di coltivazione, di trasformazione, i metodi di conservazione e, naturalmente, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Soltanto la narrazione può restituire al prodotto il suo valore reale.
(fonte: www.fondazioneslowfood.com)

Questa è l’etichetta narrante che accompagna i prodotti di pecora Brogna, appartenenti al Presidio